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L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 417 del 17 ottobre 2019, fornisce risposta ad un quesito in merito all’utilizzo, da parte di una azienda, di un sistema di conservazione informatizzato e tecnologico, che comporti la dematerializzazione delle note spese e dei relativi giustificativi, nonché la relativa distruzione, riducendo altresì la tempistica della procedura.  L’Agenzia delle Entrate afferma che “in riferimento alla corretta modalità di gestione dei documenti analogici in vista della loro dematerializzazione e successiva conservazione con intervento o meno di un pubblico ufficiale… qualunque documento informatico avente rilevanza fiscale – ossia qualunque documento elettronico che contiene la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti ai fini tributari – come le note spese che verranno poi utilizzate per la deducibilità dei relativi costi, deve possedere, tra le altre, le caratteristiche della immodificabilità, integrità ed autenticità. Laddove tali accorgimenti siano effettivamente presenti anche nel processo ipotizzato, nulla osta a...

L’INPS ha emanato il messaggio n. 3359 del 17 settembre 2019, con il quale, rivolgendosi agli operatori economici e alle strutture territoriali dell’Istituto, illustra il consolidato orientamento formatosi in seno alla giurisprudenza di legittimità in ordine alla compatibilità tra la titolarità di cariche sociali e l’instaurazione, tra la società e la persona fisica che l’amministra, di un autonomo e diverso rapporto di lavoro subordinato, atteso che il riconoscimento di detto rapporto esplica effetto ai fini delle assicurazioni obbligatorie previdenziali e assistenziali. Compatibilità lavoro subordinato - Presidente Consiglio di amministrazione: si - Amministratore unico della società: no - Amministratore delegato: dipende dalla delega - Socio unico: no - Socio di Società e amministratore: dipende caso per caso Per un approfondimento si veda: Messaggio INPS n.3359 del 17-09-2019...

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha emanato la nota n. 8120 del 17 settembre 2019, con la quale, in risposta ad un quesito della ITL di Milano, fornisce alcuni chiarimenti in merito ai requisiti per la stipula del cd. contratto a termine assistito, ai sensi dell’articolo 19, comma 3, del D. Lgs. n. 81/2015. In particolare, l’Ispettorato evidenzia le caratteristiche che deve avere l’ulteriore contratto a termine che le parti possono sottoscrivere, dinanzi agli Uffici territoriali dell’Ispettorato del lavoro, nel caso in cui abbiano raggiunto il massimale di durata previsto dalla legge o dal contratto collettivo. Questi gli elementi che verranno verificati dal funzionario dell’Ispettorato del Lavoro: – presenza di una causale (il funzionario non certificherà la causale ma ne verificherà la sola presenza); – verifica della genuinità del consenso del lavoratore alla sottoscrizione del contratto assistito; – verifica circa il rispetto dello “stop & go”, previsto dall’articolo 21. Per un approfondimento si veda: Nota_INL_8120-del-17-9-2019...

La Nota del Ministero del Lavoro n. 2761 del 29 luglio 2019 prevede che dal 15 settembre 2019 tutti i contratti di II livello, siano essi aziendali o territoriali, dovranno essere depositati esclusivamente per il tramite della procedura telematica messa a disposizione sul sito cliclavoro.gov.it e non già utilizzando gli indirizzi PEC delle sedi territoriali dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Per eventuali quesiti, il Ministero del Lavoro mette a disposizione il seguente indirizzo e-mail: urponline.lavoro.gov.it Per un approfondimento si veda: Nota-prot-n-2761-del-29072019...

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha emanato la circolare n. 9 del 10 settembre 2019, con la quale fornisce ulteriori precisazioni in merito ai benefici normativi e contributivi conseguenti al rispetto della contrattazione collettiva da parte del datore di lavoro (art. 1, comma 1175, della Legge n. 296/2006). La normativa suindicata richiede “il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”. L’utilizzo del termine “rispetto” è da intendersi nel senso che, ai soli fini previsti dalla disposizione (vale a dire la fruizione di “benefici normativi e contributivi”), rileva il riscontro della osservanza da parte del datore di lavoro dei contenuti, normativi e retributivi, dei contratti stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Ne consegue che non si potrà...

L’INPS ha emanato la circolare n. 121 del 6 settembre 2019, con la quale sono dettate le istruzioni per la gestione degli adempimenti informativi e dei correlati obblighi contributivi connessi all’incremento del contributo addizionale NASpI a valere sui rinnovi dei contratti di lavoro a tempo determinato, introdotto dall’articolo 3, comma 2, del decreto-legge n. 87/2018 (c.d. Decreto Dignità). L’incremento del contributo addizionale dello 0,50% è dovuto con riferimento al rinnovo di ogni tipologia di contratto a termine al quale si applica il contributo addizionale, ivi compresi i contratti di somministrazione. L’aumento del contributo addizionale è dovuto dai datori di lavoro interessati con riferimento ai rinnovi dei contratti di lavoro a tempo determinato, anche in somministrazione, intervenuti a far tempo dal 14 luglio 2018, data di entrata in vigore del decreto-legge n. 87/2018. Sul piano generale, afferma l’INPS, la fattispecie del rinnovo del contratto di lavoro a tempo determinato ricorre quando l’iniziale contratto raggiunge...

Con ordinanza n. 21683 del 23 agosto 2019, la Corte di Cassazione ha ribadito che senza la valutazione preventiva dei rischi il contratto a tempo determinato stipulato con un lavoratore è affetto da nullità, con la conseguenza che lo stesso si considera a tempo indeterminato ex art. 1339 e 1419 c.c. La ragione di tale divieto “è diretta alla più intensa protezione dei lavoratori rispetto ai quali la flessibilità di impiego riduce la familiarità con l’ambiente e gli strumenti di lavoro“. E’ necessaria pertanto una specifica valutazione dei rischi dei contratti a termine all'interno del DVR, così come di tutti gli altri contratti speciali (es. somministrazione, ecc..). Per un approfondimento si veda: sentenza-21683-DVR-e-Contratti-a-termine...

Il 30 luglio 2019 Confindustria e Federmanager hanno rinnovato il CCNL per i Dirigenti di Aziende Industriali. L'accordo fissa il trattamento minimo complessivo di garanzia da assumere come parametro al 31 dicembre dagli anni 2020, 2022 e 2023, nonché affronta altri istituti contrattuali come di seguito sintetizzato. L’intesa decorre dal 1° gennaio 2019 e scadrà il 31 dicembre 2023. 1. Trattamento minimo di garanzia  Il trattamento minimo complessivo di garanzia da assumere come parametro al 31 dicembre è stabilito in: €. 69.000 a valere dall'anno 2020  €. 72.000 a valere dall'anno 2022  €. 75.000 euro dall'anno 2023 Per i dirigenti già in forza al 1° gennaio 2015 continuano ad applicarsi, se di miglior favore, i parametri di TMCG previsti dall'art. 3, comma 2, del CCNL 30 dicembre 2014. 2. Retribuzione variabile - management by objective (MBO) Viene introdotto un ulteriore modello di sistema di retribuzione variabile per obiettivi (MBO) in cui l'incentivo è corrisposto per il 50% col...

Con sentenza n. 18411 del 9 luglio 2019, la Corte di Cassazione ha affermato la legittimità del licenziamento di un lavoratore che, fruendo dei permessi ex legge n. 104/1992, aveva omesso di recarsi presso l’abitazione della madre per assistenza, restando nel proprio domicilio.  L’accertamento era avvenuto attraverso investigatori privati. La Suprema Corte ha affermato che, in questo caso, la giusta causa alla base del licenziamento, consiste nella lesione incontrovertibile del rapporto fiduciario. Per un approfondimento si veda: 2019_SentCass18411_Lic_104...

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, coordinato con la Legge di conversione 28 giugno 2019, n. 58 recante: «Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi.». Segnaliamo le principali novità in materia di lavoro. Revisione tariffe inail dal 2023 Confermata anche per l’anno 2023 a riduzione delle tariffe dei premi e contributi dovuti all’INAIL per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Rientro dei cervelli Per i lavoratori impatriati che trasferiscono la residenza in Italia, con effetti fiscali, a partire dal 2020, si prevede che i redditi prodotti in Italia concorrano alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 30 per cento. Ne deriva che: si eleva dal 50 al 70 per cento la riduzione della base imponibile;  si estende l’agevolazione anche ai redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente ed ai redditi di impresa prodotti dai soggetti...